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Non devono necessariamente essere in pelle poiché, soprattutto nell’era della sostenibilità e della protezione degli animali, le scarpe possono essere fatte di materiali più ecologici e stravaganti. Vi mostriamo come prendervi cura delle calzature trendy.
Una buona cura regolare mantiene le scarpe belle e funzionali più a lungo. Conservandone il valore, si risparmiano soldi e si tutela l’ambiente riducendo i rifiuti. Tuttavia come ci si prende cura delle scarpe fatte di materiali speciali? Ve lo illustriamo, perché anche le scarpe hanno bisogno d’amore!
Appena uscite dal negozio, le calzature alla moda hanno sempre un aspetto splendido. Per assicurarsi che lo conservino il più a lungo possibile, la cura corretta della scarpa è essenziale. La carta di giornale è un elemento fondamentale della perfetta cura delle scarpe. Un giornale già letto serve da base per la pulizia e come «imbottitura» per le scarpe bagnate, in modo che mantengano la forma mentre asciugano. L’impermeabilizzante liquido fornisce una certa protezione dalla penetrazione dell’acqua. Si applica con una spugna e naturalmente è un’operazione da eseguire sempre all’aperto. Ogni volta che si usa acqua, ad esempio una leggera acqua saponata, andrebbe impiegata acqua distillata, altrimenti sulle scarpe appena pulite appariranno segni di calcare. Per le macchie, utilizzare una gomma cancella macchie (in drogheria) o una piccola spazzola prestando attenzione ad avere la giusta altezza di lavoro, illuminazione e ventilazione ((https://www.consumo.ch/news-haus-garten/hygiene-haltung-und-gefahren-4113)). Inoltre si dovrebbe sempre seguire la regola universale della pulizia: lavorare da destra a sinistra!
«Washi» è il nome del materiale cartaceo che viene prodotto principalmente in Giappone e utilizzato, tra le altre cose, per il restauro dei libri. Questo tessuto di carta robusto e traspirante rende le scarpe particolarmente leggere e dà sollievo ai piedi stanchi. Consiglio per la cura: tutto ciò che è umido danneggia le scarpe.
Il sughero è idrorepellente e rinnovabile, il che lo rende il materiale ideale per i trendsetter attenti all‘ambiente. Lo sporco può essere rimosso con una delicata miscela di acqua e sapone.
Chiunque sia mai stato sotto la pioggia con le classiche scarpe di rafia «espadrillas» lo sa bene: la rafia va protetta dall‘umidità! Le spore di muffa che ne risultano hanno un odore peggiore della spazzatura vecchia di quattro settimane. Il modo migliore per togliere lo sporco sulla parte in tessuto è, anche in questo caso, la gomma cancella macchie (in drogheria).
Le scarpe in lana merino sono naturalmente autopulenti e quindi non richiedono molta cura. Tuttavia se le scarpe sono state indossate nel fango, potete pulirle senza esitazioni in lavatrice con il programma a 30 gradi per capi delicati, ma non aggiungete l’ammorbidente che distruggerebbe la struttura a scaglie e antisporco delle scarpe. Vietato anche metterle nell’asciugatrice, il modo migliore è asciugarle all’aria aperta.