COOK IT LIKE GIO 2 - episodio 9: Pizza perfetto
La pizza come deve essere: essenziale è più buona!
Vorresti fare sport, ma poi inciampi nella borsa da ginnastica, litighi con i pantaloni da jogging, caschi sul divano e per sbaglio ordini una pizza. Ammettiamolo, negli ultimi mesi ne abbiamo avute abbastanza di simili situazioni. La moda degli ultimi tempi è preparare la pizza a casa. Tuttavia molti cuochi per hobby hanno purtroppo dovuto constatare che la tonda delizia non riesce proprio così croccante e leggera come al ristorante italiano dietro l’angolo.
Pizza fatta in casa
Con una pietra per pizza si ottengono buoni risultati e il calore elevato è indispensabile. A 250 gradi Celsius nella scanalatura più bassa del forno la pizza è all’incirca come quella a cui siete abituati della vostra pizzeria preferita. Dato che di solito non si ha in cucina un forno di pietra che possa raggiungere la temperatura perfetta per la pizza di 330 gradi, spesso è più allettante farsi consegnare una pizza croccante o affidarsi ai consigli per la pizza di Gio, che come sempre sono super buoni! Acqua, farina e lievito sono i semplici ingredienti per un impasto di grande effetto. Questa volta si è fatto aiutare da Giorgio Vianello, pizzaiolo del «Brera» di Zurigo e ci rivela il segreto di una buona pasta per pizza: l’impasto deve essere lasciato lievitare per almeno 30 ore in un luogo fresco, ma non in frigorifero. Dopo questo tempo di fermentazione, si formano piccole palline di 250 grammi, che vanno nuovamente lasciate lievitare per un’ora. Gio è felice: «Bellissima, la pasta è favolosa. E ora faremo una fantastica pizza!».
Quale vino si abbina alla pizza?
Ma prima scopriamo quale vino abbinare alla pizza. Gio ci prospetta momenti rosei: il «Castello di Meleto Borgaio rosato» è prodotto al 100 per cento da Sangiovese. Le uve di questo rosato sono raccolte a mano e pigiate delicatamente. La fresca acidità sposa un bouquet di bacche rosse intense. Una piccola parte del vino è affinata brevemente in barrique usate, conferendo al rosato la sua nota raffinata. Con le sue caratteristiche fruttate e floreali, il delizioso e fresco «Castello di Meleto Borgaio rosato» si sposa molto bene con la pizza se gustato freddo.
Ma cosa c’è di meglio di una pizza? Esatto, due pizze. Quindi Gio e Giorgio con movimenti disinvolti spargono la farina sul piano di lavoro. Le porzioni di pasta sono lievitate bene e Gio si lascia sfuggire un «Wow!» di soddisfazione. I due professionisti tirano ad arte la pasta soffice in un disco sottile ed elastico. Battere, tirare, girare, i due usano tutte le tecniche che trasformano la pasta per pizza in una delizia perfetta. Il condimento è tanto semplice quanto geniale: passata di pomodoro, mozzarella di bufala, basilico e funghi. I pizzaioli sono d’accordo sul fatto che per una pizza bastano pochi ingredienti di prima qualità, così sostituiscono gli champignon con i gustosi porcini. Dopo appena tre minuti nel forno di pietra, la regina del fast food sano è pronta. È buona, è biologica, è la pizza del «Brera»! E ricordate sempre: non si può comprare l’amore, ma si può comprare la pizza. Ed è più o meno la stessa cosa.
Pizza
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