Vasi da fiori, fertilizzanti e drenaggi:

i nostri consigli per un balcone lussureggiante

L’arrivo della primavera solleva molti interrogativi riguardanti il balcone: quando il vaso da fiori dovrebbe essere di plastica e quando di terracotta? Quali sono i vantaggi dei fertilizzanti a lenta

Fiori primaverili su un tavolo di legno.
Foto: Getty Images

Vasi da fiori: meglio di plastica o di terracotta?

Vantaggi e svantaggi dei recipienti di plastica

  • La plastica impedisce all’acqua di evaporare, perciò è ideale per quelle piante che amano i substrati umidi.
  • La superficie liscia facilita la pulizia esterna. Anche la svasatura è più semplice, perché le radici non aderiscono alle pareti interne.
  • Con gli anni, sotto l’azione dei raggi solari la plastica diventa fragile e si sfalda.

Vantaggi e svantaggi dei recipienti di terracotta

  • Le pareti porose permettono all’umidità del terriccio di evaporare, perciò questi vasi sono ideali per le piante che prosperano nei terreni asciutti.
  • La superficie porosa e strutturata della terracotta complica le operazioni di pulizia, poiché il calcare e la sporcizia aderiscono più facilmente.
  • I vasi in terracotta sono pesanti. Per contro, sono più stabili e nelle giornate di vento si rovesciano più difficilmente.
Un annaffiatoio, una pala e un vaso di fiori giacciono su un tavolo di legno. Tutto intorno si vede la terra che è caduta dal vaso.
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Creare un drenaggio per vasi e cassette

In caso di forti precipitazioni o innaffiature troppo abbondanti, nel vaso da fiori può ristagnare dell’acqua. Un drenaggio appropriato consente all’acqua in eccesso di defluire ed impedisce alle radici di marcire.

Ecco come creare da sé un sistema di drenaggio:

  1. Assicuratevi che il vaso abbia un foro di scolo che consenta all’acqua di defluire.
  2. Secondo la profondità del vaso o della cassetta, sul fondo collocate uno strato di 4-10 centimetri di ghiaia, cocci di terracotta o argilla espansa. Nei vasi da fiori lo strato può essere anche di soli 2-3 centimetri.
  3. Sopra questo strato drenante adagiate un tessuto drenante che avrete tagliato nelle dimensioni del vaso. Questo tessuto lascia penetrare l’acqua e le radici ed impedisce al terriccio di mescolarsi con il materiale drenante.
  4. Ora potete riempire il recipiente con la terra o il terriccio e coltivarlo a piacimento!
Qualcuno mette dei sassolini sul fondo di una pentola con un foro di scarico in modo che l'acqua fuoriesca e le radici non marciscano.
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Fertilizzante liquido o a lenta cessione per piante da balcone

Perché dovreste fertilizzare le vostre piante in vaso

In natura il terreno viene concimato spontaneamente dalla decomposizione di foglie, frutti ecc. Anche le piante che non crescono in questo ambiente hanno bisogno di sostanze nutritive, che occorre quindi apportare attraverso una regolare concimazione.

Le piante necessitano di concimi diversi

I fertilizzanti sono molti e diversificati. Possono variare in base al tipo di vegetazione, come i fiori da balcone, o in base alla qualità del terreno, ad esempio un pH basico.

Fertilizzanti liquidi

I fertilizzanti liquidi vanno miscelati all’acqua d’innaffio seguendo le istruzioni stampate sulla confezione, in genere una volta alla settimana o quindicinalmente. Le sostanze nutritive si disciolgono nell’acqua e vengono assorbite immediatamente.

Fertilizzanti a lenta cessione

I fertilizzanti a lenta cessione sotto forma di bastoncini, pastiglie o granulato si disciolgono molto lentamente e forniscono nutrimento al terreno per periodi che vanno dai tre ai cinque mesi.

Qualcuno sta aggiungendo fertilizzante granulare a un bocciolo.
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Ad ogni pianta il proprio terriccio

Non soltanto il fertilizzante, ma anche il terriccio dovrebbe soddisfare le esigenze particolari delle singole varietà di piante e fiori. Di terricci ce n’è in abbondanza, da quello universale a quello per piante da balcone, fino a quello per erbe aromatiche. Quando acquistate i fiori, fatevi consigliare sul terriccio e il fertilizzate più adatti alla varietà che desiderate coltivare.

Ci sono piante che prosperano molto bene in un terreno acido, come le ortensie, i rododendri, le azalee, le camelie o i mirtilli, e che necessitano quindi di un terriccio speciale. Altre piante, come la lavanda o il lupino, amano i terreni sabbiosi e richiedono pertanto un terriccio aerato e permeabile.

A proposito: un substrato è considerato acido se il pH è inferiore a 7. Nei centri per il giardinaggio trovate sistemi che vi permettono di misurare facilmente il pH del terreno.

Qualcuno pianta un fiore.
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Nella nostra guida vi spieghiamo quali piante che richiedono poche attenzioni sono più adatte per essere coltivate su un balcone soleggiato o ombroso.

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