Gli animali d’inverno:
protetti dal freddo
I porcellini d’India possono stare all’aperto tutto l’anno? E i cani hanno bisogno del cappotto? La veterinaria Christine Kuhn dell’ambulatorio per piccoli animali di Mühlebach, Zurigo, ci spiega come avere cura degli animali domestici in inverno.
Signora Kuhn, come proteggere i cani dal freddo in questa stagione?
Dipende dalla razza: un cane dal pelo folto e un’elevata percentuale di grasso ha bisogno di minore protezione di un cane filiforme dal pelo raso. Quando fa molto freddo meglio fare uscite più frequenti, ma più brevi. Asciugate sempre il pelo bagnato. In ogni caso lavate e curate sempre le zampe del cane dopo ogni uscita. A seconda della razza meglio utilizzare anche un cappottino.
Cappottino… sono ancora un po’ scettica…
Non è l’unica. In ambulatorio sento spesso dire che ai cani non serve il cappotto «perché sono solo dei cani». Ma un chihuahua dal pelo raso di due chili patisce il freddo. Se avete l’impressione che il vostro cane non sopporti il freddo, ad es. inizia a tremare e non vuole uscire, mettetegli il cappottino.
Come vanno curate le zampe d’inverno?
Il sale presente sulle strade può essere nocivo per le zampe e irruvidire la pelle. Dopo ogni uscita è bene pulire le zampe e cospargerle con l’apposito balsamo. Le scarpette non servono – a meno che le zampe siano ferite. In questo caso le scarpette mantengono asciutto il bendaggio.
Quali razze sono più sensibili al freddo e quali invece lo sopportano bene?
Taglia, percentuale di grasso, sottopelo e spessore del manto sono i principali fattori. I cani piccoli, filiformi e con poco grasso patiscono maggiormente il freddo: ad es. il levriero, il chihuahua o il pinscher.
Un husky o un Leonberger invece tollerano molto bene il freddo. Conosco un Leonberger che dorme molto volentieri nella neve fresca: si scava una buca in cui è protetto dal vento e dalla pioggia.
Passiamo al gatto. A cosa fare attenzione con il freddo?
I gatti con accesso all’esterno possono stare bene fuori anche d’inverno: l’importante è che abbiano un riparo sicuro dal vento e dalla pioggia. Inoltre devono avere la possibilità di rientrare autonomamente quando vogliono attraverso una gattaiola.
Poi dipende molto anche dallo stato di salute del gatto, dalla sua età e dalla razza. Uno Sphynx ad esempio non dovrebbe stare all’aperto d’inverno, mentre un gatto delle foreste norvegesi può stare fuori senza problemi.
E per quanto riguarda porcellini d’India e conigli?
Se questi mammiferi domestici vivono in casa, il riscaldamento può seccare le loro mucose. D’inverno quindi bisogna sistemare nella stanza un umidificatore, utile anche per i gatti che dormono spesso sui termosifoni.
E se invece questi animali vivono all’aperto tutto l’anno?
Porcellini d’India e conigli possono stare all’aperto tutto l’anno. Ma se decidete di abituarli a stare in un recinto esterno fatelo in primavera. Il recinto dovrà assolutamente essere attrezzato per l’inverno con una protezione dal vento, dal freddo e dalla pioggia. Una quantità sufficiente di fieno e di lettiera serve a isolare il pavimento. Inoltre il recinto dovrà essere a prova di predatori: spesso si sottovaluta la capacità di volpi e martore di scavare buche profonde e di intrufolarsi attraverso aperture strettissime.
Serve un’alimentazione speciale per l’inverno?
A differenza dei cani e dei gatti, che mangiano nello stesso modo tutto l’anno, in inverno i porcellini d’India e i conigli hanno bisogno di tantissima frutta e verdura fresca. La loro alimentazione ideale è composta da tanto fieno, piccole quantità di granaglie per fare il pieno di energia e tanta frutta e verdura fresca, ad es. carote, finocchi, cetrioli o peperoni.
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