Abbinamenti tra vini e bollicine

Quali spumanti per quali piatti?

Abbinate allo spumante giusto, le pietanze diventano ancora più buone. Scoprite come gli aromi si integrano in maniera ottimale e come fare bella figura con gli ospiti. Ma il momento perfetto va preparato bene…

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Quella dell’abbinamento giusto tra spumanti e cibi è una vera e propria arte. Chi la padroneggia è in grado di completare e intensificare i sapori. In linea di principio, gli spumanti sono l’accompagnamento ideale per un buffet con quiche, crèfli piccanti, sfogliatine o cocktail di granchio.

Se programmate un menu raffinato a più portate, uno champagne rosé lo valorizzerà appieno, perché grazie alle note fruttate e alla fine acidità, stimola i nervi gustativi e si abbina in maniera eccellente a un carpaccio o del salmone affumicato.

Lo spumante bianco si associa particolarmente bene al risotto o alle ricette di pasta leggere, ma anche ai piatti principali di pollame, pesce e frutti di mare.

Il crémant si abbina alla perfezione con antipasti e piatti leggeri, ad esempio con frutti di mare, ma anche con i formaggi freschi o quelli fini come il brie, oltre che con la pasta sfoglia.

Per il pesce alla griglia, scegliete un cava secco o abboccato, mentre gli aromi fruttati delle varianti di cava più dolci integrano alla perfezione la cacciagione o l’agnello. Pollame o anatra, invece, si lasciano valorizzare da un cava secco.

Un prosecco leggero si adatta alla pancetta con rosmarino e salvia, ma soprattutto ai dolci come il panettone. Si dice che mangiare un panettone con dello spumante a Capodanno porti addirittura fortuna.

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Conservare e servire correttamente gli spumanti

Per un’esperienza gustativa ottimale, è bene seguire alcune regole: prima di aprire la bottiglia, raffreddarla fino alla temperatura consigliata, ma non per più di uno o due giorni prima della festa, altrimenti gli aromi potrebbero risultare compromessi. Se avete fatto i vostri acquisti in anticipo, conservate i vostri spumanti in una cantina fresca. Dato che l’anidride carbonica mantiene bagnato il tappo, potete conservare la bottiglia in verticale.

In ogni caso non scuotetela prima di servire. Aprite la bottiglia con attenzione allentando il filo di ferro e tenendo stretto il tappo e girando la bottiglia allo stesso tempo. L’ideale è che il tappo scivoli nel palmo della mano. Il prodotto eventualmente fuoriuscito può essere asciugato con un panno sotto la bottiglia.

Servite gli spumanti in calici alti e sottili, per valorizzare al massimo il bouquet e le bollicine. Un sorso da un bicchiere usa e getta non è la stessa cosa, perché tende a smorzare gli aromi.

La temperatura ideale per servire il prosecco è compresa tra sei e otto gradi Celsius. Dopo averlo versato, non aspettate troppo a lungo prima di brindare. Non è questo il momento per un lungo discorso! Al contrario, lo champagne raggiunge il suo profilo organolettico completo con un lento riscaldamento a temperatura ambiente. Un altro motivo per il quale è un prodotto di lusso.

Le bottiglie di spumante dovrebbero essere consumate rapidamente una volta aperte, per evitare di perdere il gusto e le bollicine. Alcuni tappi speciali consentono di mantenere la freschezza dello champagne aperto per alcuni giorni, mentre quella di immergere un cucchiaio nella bottiglia è una pratica inutile.

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