Presentato da:

Di color verde intenso, folto, senza feltro vegetale né muschio: ecco come appare il prato perfetto nei sogni dei giardinieri. Con una cura regolare e le giuste sostanze nutritive, i fili d’erba spunteranno belli rigogliosi. Il momento ideale per iniziare è la primavera, dopo che il freddo, la neve e la pioggia dei mesi invernali hanno messo a dura prova le riserve energetiche del prato. Terminato il periodo delle gelate si può dunque iniziare con la manutenzione del manto verde.

Ciò di cui ha veramente bisogno un prato all’inizio della stagione primaverile è nuovo nutrimento. Per una crescita rigogliosa si consiglia di usare in questo periodo un concime speciale arricchito con azoto. Non è necessario aspettare la primavera inoltrata per distribuirlo in modo uniforme sul prato, suggerisce l’esperto di giardinaggio STIHL Jens Gärtner. «Si può invece tranquillamente attendere per il primo taglio dell’anno.» Siccome il prato deve prima germogliare, dopo aver concimato si può lasciare il tosaerba per almeno una o due settimane nei suoi alloggi invernali. La regola generale per una sfumatura soddisfacente è: «less is more». «

Tagliare il prato più spesso, una o due volte la settimana, ma non troppo basso è utile affinché le radici dei fili d’erba attecchiscano in profondità nel terreno e il manto erboso cresca bello folto», spiega Gärtner. I tosaerba a batteria sono perfetti per lavorare in tutta comodità. Con questi attrezzi, gli amanti del giardinaggio possono muoversi liberamente, senza ingombranti grovigli di cavi. Il modello RMA 235, ad esempio, fa parte del sistema a batteria AK, la cui batteria è compatibile con diversi attrezzi da giardino, dai tosaerba passando per i soffiatori fino ai tagliasiepi. 

Molti amanti del giardinaggio tendono a iniziare troppo presto con l’arieggiatura. In questo caso servirebbe un po’ più di pazienza, sottolinea Gärtner: «Si consiglia di procedere all’arieggiatura quando il prato è particolarmente infestato da feltro vegetale e invaso dal muschio. L’ideale sarebbe aspettare fino a quando il tappeto erboso avrà recuperato appieno il suo vigore dopo i duri mesi invernali.» Un buon momento è in tarda primavera, quando le temperature non scendono più sotto i dieci gradi Celsius e il clima è tendenzialmente asciutto. L’arieggiatura serve per far respirare il prato, favorirne la crescita e migliorare l’afflusso di sostanze minerali e acqua. Terminato il lavoro di arieggiatura, il tosaerba a batteria con cesto di raccolta aiuta a raccogliere il materiale grattato via, risparmiando la fatica di rastrellare. Se nei giorni successivi all’arieggiatura continuerà a non piovere, bisognerà mettere in azione i tubi irroratori. Per il resto, la regola per irrigare i prati è: meglio con minor frequenza, ma più a fondo. Una o due volte alla settimana è sufficiente, si consiglia una quantità di acqua compresa tra 20 e 25 litri per metro quadro, meglio se la mattina presto oppure la sera tardi.